FEDERCANAPA aderisce all’appello a Bertolaso: la Lombardia chieda di coltivare la “medicina cannabis”


FEDERCANAPA aderisce all’appello inviato oggi al Neoassessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso da Lorenzo Strik Lievers, già Parlamentare radicale; Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale a Milano per Forza Italia; Patrizia Lissi, Consigliera comunale Pd Como; Giampaolo Berni Ferretti, Consigliere del Municipio 1 di Milano; Gianni Rubagotti, Segretario Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan”; Rosanna Favulli, Coordinatrice Welfare, Terzo Settore e Politiche della Famiglia di Piattaforma Milano; Bruno Cappuccio; Alessio Alberti, Coordinatore Desio Popolare; Andrea Bonetti, Presidente di Spazio Milano; Enrico Borg, già consigliere provinciale; Francesco Monelli, tesoriere Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan”

Egregio Assessore Guido Bertolaso,

questo appello è rivolto non solo a Lei in qualità di Assessore alla Sanità della Regione Lombardia ma anche al medico Guido Bertolaso, perché riguarda un farmaco che non un post di un partito politico ma il sito dell’Ospedale Niguarda di Milano ritiene utile, fra l’altro, per “alleviare dolore (oncologico e non) e disturbi cronici associati a sclerosi multipla o a lesioni del midollo spinale […],  per far fronte ad alcuni effetti avversi della chemioterapia, della radioterapia o di alcune terapie per l’HIV. ”

Insomma, un farmaco utile per migliorare la qualità di vita di molti pazienti, di molte persone che soffrono.

Il 4 dicembre del 2018 il Consiglio Regionale della Regione Lombardia, istituzione che in un suo recente post ha affermato di ritenere “sacro”, ha votato alla unanimità una mozione che chiedeva di intercedere presso il Governo per avere la autorizzazione a coltivare la cannabis terapeutica nella nostra Regione. Un consenso bipartizan quindi con un emendamento della Lega che ha specificato di voler produrre quel farmaco nel Policlinico di Milano.

Non si è trattato di un becero sovranismo sanitario; il Consiglio ha infatti ascoltato le proteste dei malati che non hanno di questo farmaco a sufficienza perché la produzione nazionale dello stabilimento militare di Firenze è largamente insufficiente, coprendo nel 2019 solo 150 dei 1.000 chilogrammi allora necessari. Anche l’integrazione delle importazioni dalla Olanda e dal Canada, piuttosto costosa, a volte non copre il fabbisogno complessivo, tanto da determinare episodi incresciosi quale quello che ha riguardato Walter De Benedetto, duramente colpito dalla artrosi già in età giovanile e recentemente scomparso, che era stato costretto a coltivare autonomamente questo medicinale, e per tale attività processato.

Mancano ancora pochi mesi alla chiusura delle legislatura e quindi anche di questo Consiglio Regionale. Ma possono bastare per chiedere al nuovo Ministro della Salute, Orazio Schillaci, esponente di un Governo supportato da una maggioranza politica analoga a quella che governa la Regione Lombardia, di concedere l’autorizzazione a sperimentare presso il Policlinico di Milano la coltivazione della cannabis terapeutica.

Questo Le chiediamo, crediamo anche a nome di molti malati, non solo lombardi. Infatti se la Lombardia raggiunge l’autosufficienza nella produzione, risiedendo in essa un sesto della popolazione italiana, solleva lo Stato da una percentuale importante di malati a cui fornire questo farmaco.