La Corte Suprema di Cassazione solleva molti dubbi di costituzionalità sul DL Sicurezza e sull’art.18 riguardo la canapa industriale.


Relativamente all’art.18, la relazione del 23 giugno scorso della Corte Suprema di Cassazione sul DL Sicurezza fa diversi rilievi critici, in particolare su due aspetti giudicati molto probabilmente anticostituzionali:

  1. il divieto ex abrupto della raccolta agricola delle infiorescenze “di una coltura autorizzata per anni” violerebbe gli artt. 2 e 3 della Costituzione che “impediscono al legislatore di cambiare idea, se non in maniera ragionevole” e violerebbe anche il principio di libertà di iniziativa economica sancito dall’art. 41 della Costituzione , “impattando su un mercato persino incentivato dalla Ue”. Così pure la liceità concessa di manipolare le infiorescenze per la coltivazione del seme “non sembra affatto ridurre la portata problematica della misura restrittiva”, creando ulteriori problemi sul piano pratico e sul piano normativo.
  2. Il divieto inoltre risulta in aperto contrasto con la disciplina dell’Unione Europea, dato che “sembra impedire la libera circolazione di una merce all’interno dell’Unione (artt. 34 e 36 TFUE) come autoritativamente interpretato dalla Corte di giustizia europea”.

In allegato il Documento completo della Corte suprema di Cassazione Rel. 33/2025.

(parla dell’art.18 da pagina 75 in poi)

 

Rel.33-2025 Corte di Cassazione 23/06/2025