Luca Marola, Fondatore di EasyJoint ed ispiratore della Cannabis Light è stato assolto con formula piena dal tribunale di Parma.


 

Ci sono voluti 6 anni di processo, più di 7 mila pagine di inchiesta giudiziaria, oltre mezza tonnellata di infiorescenze, circa 20 litri di olio CBD e sito Web sequestrati, oltre che la cancellazione dell’attività dalla camera di Commercio; per quello che si può definire “la madre” dei processi sulla Cannabis Light in Italia.


L’intento era quello di demolire il settore italiano della cannabis light, che si è concretizzato con un assoluzione in formula piena.

 

Il risultato positivo è stato raggiunto grazie all’impegno dell’avvocato Giacomo Bulleri, in collaborazione con il professor Alessandro Gamberini. L’avvocato ha sottolineato che l’eventuale condanna di Marola, sarebbe stata in contrasto con il diritto comunitario.

 

Tale pronunciamento giunge in un momento delicato e cruciale per il settore della Canapa in Italia. Si colloca in un contesto in cui l’attuale esecutivo ha scelto di operare con approssimazione, vietando una sostanza che non è una droga, reiterando errori già compiuti in passato.