COMUNICATO STAMPA | Chiarezza sulle regole d’uso della canapa


Chiarezza sulle regole d’uso della canapa

Il parere del Consiglio Superiore della Sanità sulla Cannabis light e sui suoi rischi per la salute è l’occasione per fare chiarezza sulle regole d’uso della canapa in Italia. Regole ancora lacunose o non dette, che stanno creando diversi svantaggi ai nostri produttori nazionali rispetto a una concorrenza estera sempre più agguerrita.

Federcanapa ribadisce che la normativa italiana deve consentire di poter produrre, trasformare e vendere ogni parte della pianta di canapa, compreso il fiore (prodotto ammesso del resto da una recente circolare del Ministero dell’Agricoltura), a due semplici condizioni: che si tratti di piante a basso tenore di THC ammesse nell’elenco europeo, e che il prodotto abbia caratteristiche che rispettano le regole del settore d’uso a cui è destinato.

Se destinato all’alimentazione dovrà rispettare i livelli di THC consentiti negli alimenti (decreto che stiamo aspettando da oltre un anno), se destinato al fumo cadrà sotto la legislazione dei monopoli e così via. “Pur rispettando il parere autorevole del CSS – dichiara Beppe Croce, presidente di Federcanapa – se proibissimo il commercio del fiore di canapa perché potrebbe risultare dannoso un suo particolare impiego (danno che il CSS indica solo come eventualità), dovremmo eliminare metà dei prodotti liberamente circolanti sul mercato e che possono generare effetti mortali, se usati impropriamente o da particolari categorie di persone: dalla candeggina all’automobile o al glutine, per non parlare di alcool e tabacco.”

Proprio per assicurare origine e qualità del prodotto e massima sicurezza per gli utilizzatori finali, Federcanapa ha di recente definito, insieme alle associazioni agricole CIA e Confagricoltura, un Disciplinare di produzione del fiore italiano, basato sulle regole più stringenti, quelle del settore alimentare. “Ci auguriamo di poter chiarire presto con i nuovi Ministri dell’Agricoltura e della Salute i problemi di un settore che ha grandissime potenzialità nel nostro Paese e che coinvolge ormai alcune migliaia di produttori”.

21/06/2018