L’Europa apre il dibattito sul futuro della canapa


Grande partecipazione al meeting sulla canapa di ieri, 26 aprile 2021, indetto dalla Commissione Europea, DG Agri. Molti interventi, tra cui quelli del presidente di EIHA, Daniel Kruse, e del presidente di Federcanapa, Beppe Croce, hanno raccomandato che l’Unione Europea armonizzi l’attuale guazzabuglio di regole vigenti nei diversi Paesi.

In particolare hanno chiesto che sia legittimato apertamente l’uso di qualsiasi parte della canapa industriale, comprese foglie e fiori, dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea del novembre 2020 che ha imposto allo Stato francese il dissequestro di una partita di sigarette elettroniche al CBD.

Hanno inoltre sollecitato che il limite europeo del THC in campo venga riportato quantomeno allo 0,3% e che i limiti del THC negli alimenti, assurdamente restrittivi in Italia, vengano allineati ai limiti ben più elevati previsti in Paesi come la Svizzera e il Canada. Croce, che parlava anche in rappresentanza di CIA e Confagricoltura, ha chiesto inoltre che la canapa, pianta altamente proteica, sia inserita nel Piano Europeo delle Proteine e negli Ecoschemi dei prossimi Piani Strategici nazionali della PAC.

L’incontro è stato coronato dagli interventi finali della Svizzera e del Canada, due casi di successo a cui l’Europa dovrebbe ispirarsi, come hanno sottolineato i moltissimi commenti in chatt. Ted Haney in particolare, presidente della Canadian Hemp Trade Association, ha sottolineato che dal 2018 gli agricoltori canadesi che usano varietà certificate possono trasformare e vendere legalmente anche fiori e foglie della pianta